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l’editoriale del II fascicolo 2023

Il decimo anniversario del Pontificato di papa Francesco

la Redazione

La Lettera al popolo di Dio scritta in occasione della conclusione della prima fase del Sinodo dei vescovi sottolinea a più riprese la necessità, per la Chiesa, di ascoltare tutte le voci per potersi lasciar guidare dallo Spirito in questo nostro tempo. Non si fa menzione della teologia, ma il ruolo della teologia, e in modo speciale della teologia morale, è precisamente quello di aiutare la comunità dei credenti a discernere i segni dei tempi, a percepire con più chiarezza qual è la volontà di Dio per noi, oggi.

Che questo sia vero lo ha riconosciuto esplicitamente papa Francesco nell’Udienza accordata lo scorso 23 marzo ai partecipanti al Convegno promosso dall’Accademia Alfonsiana sull’attualità della proposta morale che si richiama ad Alfonso Maria de Liguori. Commentando tale discorso, Vincenzo Viva, vescovo di Albano e già docente di teologia morale fondamentale presso il nostro Istituto, ha sottolineato come una teologia morale attenta al grido degli umili e vicina al santo popolo fedele di Dio debba configurarsi come «una disciplina diakonica e dialogica». 

In tale linea, questo numero ospita tre articoli, nella sezione “approfondimenti”, dedicati a celebrare il decimo anniversario del pontificato di Francesco riprendendo alcune parole chiave del suo magistero. Il primo termine non poteva essere che “sinodalità”. Su questo riflette Vimal Tirimanna C.Ss.R., coinvolto in prima persona nel Sinodo dello scorso ottobre. L’articolo evidenzia come teologia morale ed ecclesiologia siano intrinsecamente collegate una all’altra e come, di conseguenza, l’attuale percorso sinodale non possa non avere conseguenze rilevanti rispetto al discernimento della verità morale com’è rivelata dallo Spirito, tanto nella comunità vivente della Chiesa quanto nell’intimità della coscienza personale. Come seconda parola chiave abbiamo individuato l’avverbio “gradualmente”. È un termine noto alla teologia morale sulla scorta della celebre “legge della gradualità” evocata da Giovanni Paolo II. Mario Boies C.Ss.R., nel suo articolo, riflette su questo a partire dall’esortazione apostolica Amoris laetitia, che a suo dire ci invita a camminare gradualmente verso un giudizio morale postconvenzionale, vale a dire un giudizio che si allontana da ragionamenti caratterizzati dall’egoismo e dal legalismo per fondarsi su un’assiologia evangelica e universale. Infine, il termine “fraternità”. Il contributo di Martín Carbajo-Núñez O.F.M. analizza questo concetto complesso ed esigente alla luce delle due encicliche di Francesco, nella convinzione che la fraternità umana proposta da Fratelli tutti fa parte della fraternità cosmica promossa da Laudato si’. Il grido della terra è indissociabile da quello dell’umanità sofferente, dei poveri, e può trovare ascolto solo mediante un concetto di fraternità che implichi unità nella diversità.

Oltre a questi articoli focalizzati sulle implicazioni teologico-morali del magistero di papa Francesco, il lettore troverà la seconda parte del contributo di Mathias Nebel sulla polisemia e coerenza interpretativa della nozione di “bene comune” nella Dottrina Sociale della Chiesa e una riflessione di James Keenan S.J. sulla storia e sui cambiamenti dell’etica teologica, ritrovando alcuni stimoli etici interessanti nella prima fase della cristianità.

In questo numero trovano spazio anche numerosi altri contributi che danno conto sia di alcuni convegni rilevanti sia di alcune iniziative che si sono tenute all’Alfonsiana e in altre sedi (webinar, tavole rotonde, convegni, presentazione di libri), per non parlare delle consuete recensioni e segnalazioni bibliografiche.

All’inizio del numero, poi, appare il ricordo di due apprezzati docenti dell’Accademia Alfonsiana che in questo 2023 sono stati chiamati alla Casa del Padre: don Sebastiano Viotti (1943-2023), già docente di morale sociale, e p. Brian V. Johnstone C.Ss.R. (1938-2023), che ha insegnato morale fondamentale.

Prima di concludere questo Editoriale, la redazione di Studia Moralia esprime la sua gioia per la nomina di p. Alfonso Vincenzo Amarante C.Ss.R. a Magnifico Rettore della Pontificia Università Lateranense e Arcivescovo titolare di Sorres. Nei suoi anni come Preside della Pontificia Accademia Alfonsiana si è sempre mostrato vicino alla Rivista e consapevole della necessità di pubblicazioni valide e significative. A Lui i migliori auguri di un ministero fecondo, al servizio dell’amore e della verità, come eloquentemente indica il suo motto episcopale.